Anche qui la poetessa si trasporta in là, molto in là nel tempo. Ci vuole una fantasia fervida e un sentimento raffinato per descrivere il tempo presente e commuoversi di esso come se fosse passato da anni. “Er zinale” è il grembiulino che racchiude tanti ricordi.
Giranno distratta pe casa,
tra tanta robba sfusa,
ha trovato: ah! come er tempo vola,
er zinale de scola.
Nero, sguarcito,
Un pò vecchio e rattoppato,
è rimasto l’amico der tempo passato.
Lo guarda e come se gnente
a quell’occhioni
spunteno li lucciconi,
e se rivede studente
allegra e sbarazzina
tanto grande, ma bambina.
Lo guarda e come un’eco risente
quelle voci sommesse: Presente!
Li singhiozzi, li pianti,
li mormorii fra li banchi,
e senti…senti…
pure li suggerimenti.
Tutto rivede e fra quer che resta,
c’è la cara sora maestra.
Sospira l’ècchese studente, perché sa
che a scola sua non ce potrà riannà.
Lei cià artri Professori, poverina.
Lei cià li Professori de medicina.
Il ricordo di questa poesia , nonostante siano passati molti anni dal giorno in cui l’ho imparata,è sempre nella mia mente e nel mio cuore.
Poesia delicata, intelligente, ricca di sana sensibilità.
Grazie di cuore!!
Raffaella La Crociera è stata la mia scuola dell’infanzia. Questa Poesia, così delicata, mi ha fatto tornare indietro di 50 anni.
Molto, molto bella
Grazie Infinite!!