Bontà semplice e schietta
soffusa di dolce mestizia.
Raffaella La Crociera rivive nella sua casa attraverso gli scritti poetici, gelosamente custoditi dai famigliari come una preziosa reliquia. A leggere quelle righe si ha l’impressione di trovarsi davanti non ad una fanciulla quattordicenne ma ad una persona matura. E matura era realmente Raffaella, perché la sofferenza supplisce spesso all’esiguo numero degli anni.
Vogliamo far gustare ai nostri amici questa fresca palla di poesia; è il riflesso di un’anima che guarda; guarda le persone, guarda le cose, e giudica con una semplicità spontaneamente vera che dà una senso di smarrimento e di stupore.