Un attimo di sollievo, una battuta allegra che provoca una schietta risata con quel finale inaspettato.
In una grande poltrona, sprofondato,
legge Pierino con boria un giornale parlato.
Cupo, serio, fa gli occhi grandi ed esclama: oihbò!
Eppure in segreto vo dirvi una cosa che so.
E’ vero, lui sta leggendo disinvolto,
ma sta leggendo un giornale capovolto.
(Roma, 9 giugno 1954)