LIVIO TEMPESTA Nacque a Roma il 20 novembre 1941, mentre infuriava sul mondo il turbine dell’odio. Per poco non ne rimase egli pure vittima, durante il bombardamento aereo del 19 luglio 1943, che si abbattè sul quartiere tiburtino, dove abitava. A due anni, la vista del presepio, costruito fra le pareti domestiche nel Natale del 1943, gli accese in cuore una fiamma inestinguibile per Gesù Bambino, cui si sentì attratto a rassomigliare nella semplicità e nel candore. Non sapeva capacitarsi come vi fossero bambini cattivi: avrebbe voluto che tutti i bambini fossero come il Bimbo di Betlemme. Incurante delle lodi per la sua grazia esteriore, tenne invece in sommo pregio la bellezza dell’anima. Iniziato a cinque anni il corso elementare, presso i Fratelli delle Scuole Cristiane, a meno di nove già frequentava la quinta, primo sempre in religione e pietà. Colpito, il 23 dicembre 1950, da inesorabile malattia, volava, sull’alba del 7 gennaio, tra gli angeli, angelo anch’egli di bontà e di purezza. La sua spoglia riposa nella Cappella di Famiglia a Guagnano (Lecce), ma il suo spirito aleggia tuttora fra i suoi “Piccoli Amici” e il suo esempio ispira e anima “l’Apostolato di bontà nelle Scuole”; del nome di lui già si fregiano Colonie e Associazioni Cattoliche, e nel nome di lui vengono assegnati ogni anno i premi della bontà.
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